La gestione dello stress mira al riequilibrio psico-fisico e emozionale, utilizzando tecniche atte alla riduzione degli agenti stressanti, allo sviluppo di risorse e dinamiche "protettive" affinché la persona possa essere meno influenzabile dagli stressors che quotidianamente incontra e possa passare da una modalità di reazione a una modalità di risposta consapevole.

Lo stress management non va a eliminare lo stress, ma attraverso strategie positive, efficaci e soggettive, sostiene la persona nell'analisi, nell'incontro, nella riduzione e nella trasformazione della propria attitudine.
In questo modo, la persona che pratica con costanza, ha la possibilità di attraversare lo stress, ritornare in un luogo di controllo interiore e centratura con più facilità e consapevolezza e ritrovare calma ed equilibrio.

La mindfulness è un'attitudine, un modo di vivere nel qui e ora, pienamente presente e consapevole.

La pratica mindfulness - che può essere formale o informale - si propone quindi come un allenamento quotidiano e costante che permette di passare dalla modalità del fare alla modalità dell'essere, di disinnescare il pilota automatico, di imparare a prestare attenzione e indirizzare con intenzione l'attenzione, di sostituire i comportamenti reattivi con risposte funzionali e consapevoli, di validare le emozioni e le sensazioni e di lavorare sulla relazione mente-corpo.

Gli ambiti di applicazione della mindfulness sono diversi, di seguito quelli che tratto: personale, professionale, familiare, educativo e scolastico.

In un mondo governato da iperconnessione, stress, multitasking e ritmi frenetici, la mindfulness si rivela come disciplina di sostegno in una trasformazione della persona, non soltanto nella sua sfera privata, ma in ogni aspetto della sua vita.

I principi della mindfulness: non giudizio, pazienza, mente del principiante, fiducia, accettazione, non cercare risultati, lasciare andare.

L’EFT (Emotional Freedom Technique) è una tecnica che unisce i principi del tapping (stimolazione di determinati punti connessi ai meridiani) alla voce-terapia.

L'EFT permette di lavorare le credenze limitanti e le esperienze passate, alleggerire l'intensità di emozioni/pensieri/sensazioni, permette un regolazione dell'asse corpo-mente-emozioni. Inoltre, aiuta a disinnescare il pilota automatico e a silenziare l’autosabotatore che è in noi.

È importante comprendere che l’EFT non cancella (ricordi, pensieri, emozioni, ecc.), ma permette di ammorbidire, smussare ed equilibrare quanto si va a trattare.
Richiede costanza, sintonia, presenza e accettazione, non permette dubbi o sfiducia, perché in assenza di una profonda connessione con lo script che si va a recitare, ciò che viene registrato vibra a frequenze diverse rispetto a quelle che vengono riposte nell'intenzione. E quando accade questo, vengono alimentati caos e stress.

Lo yoga del viso è una disciplina che si compone di: esercizi facciali, massaggi facciali, digitopressione e tecniche di rilassamento.
Attraverso una pratica regolare e costante è possibile agire sia sull’aspetto della pelle, che sulla tonificazione dei muscoli.

Il face yoga è una pratica che sostiene il benessere olistico della persona. Permette di agire con il corpo nella gestione dello stress, scaricando le tensioni che quotidianamente si accumulano sul volto. È una pratica di recovery (recupero), che consente alla persona di ri-allinearsi alla propria vita, lasciando andare quelle sensazioni tipiche di una mente e di un corpo sovraccarichi. È una pratica di consapevolezza e di amore per sé. Raramente, infatti, vengono eseguiti dei tocchi gentili sulla pelle, eppure hanno un effetto benefico importante.

Con queste sessioni si ha la possibilità di (ri)prendere contatto con il proprio corpo attraverso il proprio viso. È una pratica dolce adatta a tutti (*in caso di problemi di salute e/o interventi è necessario chiedere il parere del proprio medico).

L'arteterapia è una tecnica che si basa sulla relazione espressione creativa-benessere.

In ambito olistico - e non allopatico e terapeutico - questa disciplina viene utilizzata come strumento per favorire calma e rilassamento (scaricando lo stress), esplorazione della propria personalità, miglioramento delle capacità comunicative, validazione delle emozioni, consapevolezza, cura di sé, concentrazione, autostima, empatia, chiarezza, creatività e attitudine alla bellezza del mondo. I benefici, quindi, sono diversi, così come sono diverse le tecniche che rientrano in questa disciplina (dalla pratica creativa a quella focalizzata sul movimento, dall'uso della voce, al contatto con la natura, dal gioco alla scrittura). Alcune di queste sono oggetto dei percorsi proposti, mentre altre vengono presentate in consulenza come consigli di promozione del benessere in senso olistico.

Per i suoi citati benefici, si rivolge a bambini, giovani, adulti e anziani.

La floriterapia si basa sulle proprietà energetiche delle essenze floreali, che vengono, pertanto, identificate come rimedi vibrazionali.

In questo spazio e nelle consulenze, vengono utilizzati i fiori di Bach e i fiori australiani, al fine di sostenere la persona nell'armonizzazione dei diversi aspetti che la compongono.

Ogni fiore agisce su aspetti specifici e lavora sulla causa anziché sul sintomo, permettendo il riequilibrio emotivo e psico-fisico, la lavorazione di dinamiche e credenze, donando chiarezza e comprensione, supportando la persona nelle diverse fasi di vita e nell'incontro del proprio io autentico e del proprio potenziale.

A seconda delle esigenze riportate in fase di colloquio, è possibile identificare il fiore o la miscela di fiori a supporto della persona che decide di intraprendere un percorso di consapevolezza.

Oltre al rimedio floriterapico, vengono forniti consigli olistici per la riarmonizzazione e il riequilibrio di quanto emerso.

Il goal setting è una tecnica che permette di raggiungere obiettivi autodeterminati, attraverso l'identificazione di azioni e strategie da compiere.

L'uso che se ne fa in questo spazio - sia nelle consulenze che nei percorsi - si allontana però dalla logica produttivistica che lo ha sfruttato negli ultimi decenni, andando ad utilizzarlo come strumento atto a sostenere la persona nel ritorno a una gestione più efficace del tempo, finalizzata non solo al vivere consapevole, ma anche ad un miglioramento del work life balance (equilibrio vita privata-lavoro), alla conoscenza di sé e all'auto-realizzazione.

L'identificazione dell'obiettivo, pertanto, non è fine a se stessa, ma necessaria alla concretizzazione di quelle azioni che permettono di:
- raggiungere lo scopo autentico della persona
- prendersi cura dei propri bisogni
- rispettare priorità e valori
- creare abitudini sane
- mettere in atto un agire consapevole, che riflette un pensiero intenzionale

Ambiti di applicazione: vita personale e vita professionale.

Le tecniche di rilassamento comprendono respirazioni e esercizi dedicati al rilascio delle tensioni e dello stress psico-fisico, alla calma e al recupero efficace delle energie.

Il rilassamento è ormai una pratica in disuso nella nostra società e i sempre più frequenti disturbi del sonno, i crescenti livelli di stress e ansia, nonché la dipendenza taciuta dai device ne sono la dimostrazione. Spesso nemmeno ci si accorge di essere in un circolo vizioso dannoso per l'individuo. Per ritornare ad un concetto di benessere in chiave olistica, e che quindi coinvolge tutti gli aspetti della persona, le tecniche di rilassamento diventano dei validi strumenti per una pratica di rilascio, di connessione e di recupero.

Possono sembrare tecniche fin troppo semplici, ma come disse Ippocrate "quelle cose a cui si è abituati da molto tempo, anche se peggiori delle cose a cui non si è abituati, di solito danno meno disturbo". Diventa, quindi, essenziale una rieducazione al vivere consapevole, fatto anche di pause e rilassamento.

Il journaling è una pratica di scrittura, più precisamente viene tradotto con l’azione del “tenere un diario”. A seconda dell’intenzione è possibile individuare diverse tecniche a supporto del benessere della persona.

Attraverso esercizi di journaling - proposti in chiave olistica e non terapeutica - si lavorano i diversi aspetti della persona, con un’attenzione delicata all’ascolto, all’apertura e alla conoscenza dì sé.

I benefici di questa pratica sono molteplici, tra questi: chiarezza e consapevolezza, riduzione dello stress, equilibrio emotivo, lasciare andare pensieri intrusivi, gratitudine e amor proprio.

Spesso tendiamo a mettere al comando della nostra vita il pilota automatico. Questo processo, che in alcuni casi è essenziale, in altri può confinare la nostra esistenza unicamente al fare, anziché all’essere.

Prendere consapevolezza di chi si è e di chi si vuol essere, permette alla persona di portarsi nel mondo in modo autentico.

La consapevolezza nel corpo.

Attraverso gli esercizi di embodiment è possibile lavorare sulla relazione corpo-mente-emozioni.

Il corpo, quindi non esegue movimenti dettati dalla mente, non reagisce basandosi su dinamiche apprese con il tempo, ma comunica e sostiene l'essere consapevole, viene guidato dall'intenzione che muove da dentro per riflettersi nell'esterno. Quando l'asse mente-corpo-emozioni-sensazioni è in equilibrio la persona non soltanto sperimenta armonia e benessere, ma si porta nel mondo in modo più autentico, sperimentando sicurezza e autostima, centratura e radicamento, attraversando le emozioni e incontrando i pensieri senza farsi travolgere da essi.

Questa pratica permette da un lato di affinare l'ascolto, di portarsi nell'attenzione presente di ciò che vive e trasmette, dall'altro di cambiare la narrativa interna, di nutrire una nuova connessione e di stimolare un'attitudine alla consapevolezza.

Alcuni di questi esercizi possono replicarsi facilmente nel proprio quotidiano, questo permette di: disinnescare il pilota automatico, smettere di reagire, cambiare la narrativa interna e comunicare a sé stesse un modo nuovo di stare al mondo.