come riequilibrare l’asse mente-corpo
Le dinamiche che alimentano lo stress spesso sono sostenute da quello che nella mindfulness viene definito il pilota automatico che attua con costanza e continuità la modalità del fare disconnessa dal nostro essere più autentico.
Per tornare ad un vivere armonioso e rispettoso di noi stesse nella nostra interezza, possiamo portare l’attenzione su 4 aspetti:
- meditazione
- nutrimento
- movimento corporeo
- pause consapevoli
La meditazione ci permette di tornare in connessione con noi stesse, di riprendere contatto con il respiro e attraverso esso fare spazio, radicare, riequilibrare, incontrare il nostro io interiore per abbracciare la vita nella sua complessità.
Quando parliamo di nutrimento, non ci riferiamo unicamente a ciò che mangiamo (di vitale importanza), ma anche a come mangiamo. A come abitiamo il momento che accoglie l’atto del mangiare: siamo presenti, siamo distratti, siamo calmi, siamo di corsa, ecc. Come siamo quando mangiamo?
Ma non solo. Il termine nutrimento racchiude in sé molte più sfumature, esso infatti non si fa solo di cibo e acqua, ma di relazioni, di ambiente, di tutto ciò che entra profondamente in contatto con noi.
Il movimento corporeo ha la straordinaria capacità di portare l’attenzione sul nostro corpo, che ritorna così protagonista e non rimane nelle retrovie del quotidiano vissuto freneticamente. Attraverso la camminata, il face yoga, lo stretching consapevole e tutte quelle attività che permettono di tornare in connessione con il corpo, abbiamo la possibilità di ravvivarlo energeticamente, dandogli l’importanza che merita. Quando conduciamo vite sedentarie, crolliamo ogni sera sul divano incuranti del nostro essere esseri vitali e portiamo il corpo ad essere un mero soprammobile nelle nostre giornate, lo priviamo del suo valore. Ma privando il nostro corpo del suo valore, inconsciamente priviamo anche noi stesse del nostro valore. Ecco perché è un aspetto essenziale quando si parla di autostima, che no, non è soltanto una dimensione della mente e delle emozioni.
Infine, le pause consapevoli. Non possiamo farci dono più grande che riprogrammare le nostre agende dedicandoci quotidianamente brevi attimi di consapevolezza, centratura e ascolto. In questo modo scendiamo dalla ruota dello stress, che si auto-alimenta attraverso l’iperconnessione e i ritmi frenetici che caratterizzano, ormai, le nostre vite.
Non è facile attuare cambiamenti di questo tipo, è questione di disciplina, costanza e amor proprio. Ma è possibile e lo si può fare senza stravolgere la propria esistenza: è necessario portare nelle proprie 24 ore piccole - a volte minuscole - azioni volte al benessere, così da abituare la mente e il corpo a una nuova modalità, quella dell’essere consapevole.
Quella della vita, che torna ad essere, così, vissuta in armonia.