COME APPREZZARE CIò CHE ABBIAMO

TRATTO DAL LIBRO 101 RIFLESSIONI CHE CAMBIANO IL TUO MODO DI PENSARE DI B. WIEST

La sopracitata autrice, nel suo primo bestseller, dedica un capitolo agli obiettivi che ci dovremmo porre per apprezzare quello che abbiamo invece di rincorrere quello che ci manca.
Lo sapete, lavoro con il goal setting e per me la definizione di intenzioni e obiettivi che ci spingono ad agire nella direzione che più sentiamo vera per noi e allineata al nostro essere è una fase essenziale nel processo di auto-realizzazione. Ma, in assenza di un sostegno quotidiano, se ci limitiamo a posporre il nostro benessere a un momento futuro, cadiamo nella trappola dell’attaccamento al risultato, con importanti conseguenze di segno negativo sul nostro sistema psicofisico ed energetico.
Ecco perché è importante fare propria l’attitudine alla gratitudine e avere degli strumenti che ci permettano di rimanere presenti nel momento presente.
La Wiest ne elenca 16, te li riporto perché potrebbero esserti di supporto nella creazione di una strategia relativa alla creazione di un cambiamento consapevole. In questa prima parte ne trovi 8, i restanti usciranno giovedì:

  1. Riprendi il filo da dove lo avevi interrotto: tradotto, non iniziare nuove cose se prima non hai terminato quelle che hai iniziato. Ma non soltanto, prima di alimentare questa attitudine al consumismo, che coinvolge un po’ tutti, chi più chi meno, assicurati di aver usato ciò che già possiedi. Prima di iniziare un nuovo corso o un nuovo libro termina quanto hai iniziato se lo senti ancora in linea con te, altrimenti prima di portarti nel nuovo, indaga cosa è successo e trai un insegnamento da quella esperienza (un libro potrebbe semplicemente non piacerti e ci sta, ma spesso tendiamo ad accumulare libri o investire cifre importanti in corsi che poi non ci appartengono). Allo stesso modo, prima di fare l’ennesima spesa, osserva ciò che già hai in frigo o in dispensa e pianifica un menù settimanale dando priorità a questi ingredienti (mi raccomando, che diano vita a pasti equilibrati e consapevoli!). Ma non solo, prima di iniziare nuovi progetti, dai vita a quelli nei quali hai già investito tempo e energia. E prima di comprare nuovi capi di abbigliamento, guarda ciò che hai già nell’armadio e crea dei look con quanto già possiedi. Come puoi vedere questo principio si può applicare a numerosi aspetti della nostra vita, richiede impegno, ma vale il lavoro svolto.

  2. Prova ad apprezzare le persone per come sono e non per come vorresti che fossero: è l’idealizzazione dell’altro che mette in crisi la relazione, abbassare questo velo non è facile, ma è necessario per la creazione di un rapporto vero.

  3. Dedica più tempo agli amici che hai già invece di cercarne sempre di nuovi: personalmente ho tradotto questo principio in “coltiva le relazioni che hai”, questo non vuol dire coltivarle tutte, ma scegliere consapevolmente in quali relazioni desideriamo porre le nostre risorse più importanti: il tempo e l’energia.

  4. Prendi nota ogni giorno di una cosa che il tuo corpo ti ha permesso di fare: questo principio apre le porte della gratitudine in modo prepotente. Perché l’agire del corpo viene dato per scontato fino a quando smette di farlo. Pensaci un attimo, il più delle volte prestiamo attenzione al corpo quando una sua parte ci fa male. Ci ricordiamo dei denti quando uno di questi inizia a farci male, eppure gli stessi denti il giorno prima ci hanno permesso di mangiare il nostro piatto preferito. Per questo motivo nota ogni giorno una cosa che il tuo corpo ti ha permesso di fare, ti accorgerai di quanta meraviglia ti permette di vivere.

  5. Impara ad amare le piccole cose: sembra la tipica frase da bacio Perugina, ma è davvero importante tornare all’apprezzamento sincero delle cose minuscole, talvolta impercettibili. Un sorriso per strada, un abbraccio, il caffè del mattino, il rumore del mare, il profumo di una candela,… Le piccole cose sono infinite e questa infinitezza ci permette di arricchire la nostra esistenza in modi che razionalmente fatichiamo a pensare.

  6. Scrivi un diario annotando una o due frasi al giorno per un anno intero: la pratica del journaling, in Italia ancora poco diffusa, è tra le più consigliate per gli incredibili benefici che porta con sé. Tuttavia, se non siamo abituate a scrivere, può essere difficile e passata la motivazione iniziale, si smette di farlo. Ecco perché viene consigliata la scrittura di una semplice frase, una nota di viaggio per dare un senso alla giornata appena trascorsa. Una nota a margine di quella storia che stiamo scrivendo momento per momento. Stimoli la consapevolezza, l’ascolto e la creatività, tempo richiesto: 2 minuti.

  7. Anche se non è il lavoro ideale, mettici tutto te stesso: non sono propriamente d’accordo con queste parole e ti riformulo il principio in questo modo: “dai un senso a ciò che fai” (lo scrive la stessa Wiest nella descrizione di questo punto). Che cosa vuol dire, in concreto? Esci dalla lamentela. Se qualcosa nelle tue giornate non ti piace, smettila di accumulare frustrazione, negatività, pesantezza, critica, ecc. Non ti porterà a stare meglio, anzi, proprio il contrario. Il lavoro che fai non ti piace? Chiediti perché lo fai, se ti dà uno stipendio che ti permette di vivere, allora potresti decidere di investirne una parte per seguire un corso di formazione che ti permetta di metterti in proprio o cambiare impiego. Diventare adulti significa anche assumersi la responsabilità della propria vita e in questo principio si parla proprio di questo.

  8. Crea le tue tradizioni personali: ammetto che quando l’ho letto ho sorriso perché ho iniziato da un po’ a crearmi le mie tradizioni e a creare con la mia famiglia le nostre tradizioni. Questo ti permetterà di essere più presente, anche emotivamente, nella tua vita. Noi per esempio il 21 dicembre leghiamo all’albero di Natale dei nastri rossi. Per ogni fiocco esprimiamo un desiderio, tutti e tre insieme. Ricorda, siamo qui per vivere, non per sopravvivere, e momenti così ti permettono di tornare al nucleo vitale dell’esistenza.

Ti aspetto giovedì con la seconda parte dell’articolo.

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