SIAMO LE NOSTRE ABITUDINI
Il cambiamento spesso incontra difficoltà e resistenze e lo stesso cambiamento talvolta può richiedere più e più tentativi, perché a un passo dal consolidamento si inciampa nella ricaduta, una fase fondamentale in termini di apprendimento, che può restituirci degli insegnamenti importanti su noi stesse e sulla nostra attitudine.
Senza dilungarci su questo aspetto, che verrà trattato nel prossimo articolo, proviamo a fare un passo indietro e osservare cosa sta alla base della trasformazione che cerchiamo.
Innanzitutto, se parliamo di cambiamento consapevole, è bene partire da una fase di ascolto e osservazione gentile, di noi stesse, dell’ambiente e del contesto in cui abitiamo, delle nostre giornate, delle nostre agende, ecc.
Terminata questa indagine, ci si porta nella strategia. Un cambiamento consapevole non viene improvvisato (cadendo nell’imitazione di modelli che si discostano dalla nostra realtà), ma viene strutturato con attenzione e rispetto, di sé e della vita che già si abita. Spesso, infatti, quando ci portiamo nella famosa lista di buoni propositi di inizio anno lo facciamo come se ci trovassimo di punto in bianco a vivere una vita completamente nuova, tutta da creare e non consideriamo la quotidianità che caratterizza la nostra esistenza.
Questo, ci porta così a sovraccaricarci di intenzioni che ben presto lasciano spazio alla vita di tutti i giorni. Un altro anno si ripete, l’insoddisfazione aumenta, finita l’estate abbozziamo nuovamente qualche “da settembre cambio…” e ci ritroviamo a gennaio, incuranti di ciò che è stato, a ripercorrere nuovamente la stessa strada. Come avviene nel gioco dell’oca, ripartiamo dal via. E lo facciamo allo stesso modo. Ancora e ancora.
Cosa possiamo fare, quindi, per interrompere questo circolo vizioso?
Una volta lavorata la fase dedicata all’analisi, ci si porta a definire il cambiamento nell’ottica dell’intenzione, da lì si passa agli obiettivi SMART, alle abitudini che si intendono consolidare e alle piccole e semplici azioni quotidiane che andranno a ripetersi con costanza e impegno, giorno dopo giorno.
Di questo insieme di elementi - intenzione, cambiamento, obiettivi, abitudini, azioni - è necessario portare l’attenzione sulle abitudini, perché proprio le abitudini definiscono chi siamo e la realtà che creiamo. Hai letto bene, non sono i valori, non sono gli ideali, non sono nemmeno le intenzioni o i desideri più profondi a definire la nostra forma umana, sono le nostre abitudini. E se vogliamo attuare un cambiamento consapevole, dobbiamo spostare le luci dei riflettori proprio su di loro.
Ma non finisce qui, appreso questo passaggio è doveroso fare un passo oltre, affinchè non ci si fermi alla formulazione dell’abitudine. Perché un’abitudine, per divenire tale richiede un’azione costante e ripetuta nel tempo. Un’azione che sarà sostenuta dalla motivazione e che dovrà essere minimal. Sì, hai letto bene, minimal.
Spesso, infatti, di fronte al cambiamento pensiamo di poterci portare avanti nel processo prendendoci impegni di un certo spessore, in termini di tempo, energia o denaro. Definiamo quindi azioni precise e puntuali, ma che tendono a stare nella dimensione dell’intenzione e non in quella della concretezza.
Paghiamo un abbonamento annuale per praticare yoga, stabiliamo di leggere almeno un libro al mese, ci convinciamo che da domani inizieremo a bere due litri di acqua al giorno, definiamo obiettivi futuri per incentivarci a risparmiare e compriamo libri di cucina, salviamo ricette e paghiamo consulenze per iniziare a mangiare in modo più equilibrato.
Morale della favola, pochissime persone riescono a completare il ciclo dell’abitudine. Le altre mollano, a volte senza nemmeno accorgersene.
Per questo motivo abbiamo bisogno di individuare azioni minimal: piccole, semplici, poco impegnative e attuabili con facilità nella vita di tutti i giorni. Perché l’abitudine ha bisogno di costanza e continuità, senza esse non può manifestarsi.
Vuoi fare della lettura un’abitudine? Leggi un capitolo al giorno.
Vuoi fare dello yoga un’abitudine? Pratica dieci minuti ogni giorno.
Vuoi fare della meditazione un’abitudine? Medita ogni giorno 5 minuti.
Vuoi fare del risparmio un’abitudine? Accantona una cifra giornalmente/settimanalmente/mensilmente.
Vuoi mangiare in modo più equilibrato? Prepararti un pasto sano al giorno.
Vuoi bere due litri di acqua al giorno? Bevi un bicchiere di acqua prima di colazione.
Iniziare con semplici e ripetuti gesti è il primo passo per completare in positivo il ciclo dell’abitudine. E realizzare, così, la vita autentica che senti vera per te.
E se vuoi fare questo percorso insieme, ti aspetto nella consulenza CAMBIAMENTO E ABITUDINI.